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La Baca

La Baca non è la zucca di Halloween. I "nonni" umbertidesi e delle campagne limitrofe ricordano ancora come per il giorno dei morti la tradizione era quella di intagliare la zucca in forma antropomorfa e inserire all'interno una candela nella notte tra il primo ed il due di novembre. La tradizione anglosassone di Halloween per il giorno dei Santi ha sostituito anche il ricordo di questa usanza umbertidese.

 

Cerchiamo aneddoti, foto e ricordi per "riportarla" alla memoria.

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Molto probabilmente fare la "baca" non è una tradizione "giovane" importata o ripresa da quella anglosassone perché esistono analoghe antiche tradizioni dell'uso della zucca, con funzione simile e nel medesimo periodo, in altre parte di Italia. Citiamo ad esempio la tradizione delle "Fucacoste e Cocce Priatorje" del paese di Orsara di Puglia., ovvero dei "falò e teste del Purgatorio". In tutte le vie del paese di Orsara si legge nel sito della "rete italiana di cultura popolare" il due di novembre "c’è un covone che arde e delle zucche antropomorfe appese. Non si tratta di Halloween, ma di un evento che mette in evidenza il ricordo dei defunti. Elemento caratterizzante è la ginestra, arbusto che in fiamme si volatilizza facilmente, simboleggiando il legame cielo-terra ai nostri occhi. E’ convinzione che le anime dei defunti, tornando fra i vivi, facciano visita ai parenti e tornino alle dimore terrene, si riscaldino e continuino il loro peregrinare per tutta la notte. La zucca accesa avrebbe indicato al defunto la casa dove era vissuto. In onore dei defunti, si consumano cibi poveri ma simbolici.".

Similmente avveniva in Sardegna: la zucca,"sa crocoriga", intagliata era la “Sa conca ‘e mortu” e veniva esposta la notte del primo novembre, "in notte de su primu de donniassantu".

 

Anche questo insomma è uno degli aspetti tradizionali che ci proponiamo di indagare... sempre con il vostro aiuto!

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