storia e memoria
I Calendari storici di Umbertide
Adriano Bottaccioli, l'ideatore del Calendario di Umbertide
e autore delle illustrazioni e del progetto editoriale e grafico di tutte le edizioni
Nella foto a fianco, da sinistra: Fabio Mariotti, Adriano Bottaccioli, Mario Tosti e Amedeo Massetti.
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Sotto, da sinistra: Walter Rondoni, Fabio Mariotti, Adriano Cerboni, Amedeo Massetti e Mario Tosti con la copertina della seconda edizione del Calendario.
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L’idea di un lunario umbertidese poteva nascere solo dal cervello (e dal cuore) di un concittadino emigrato-pendolare, per quella particolare sensibilità verso la propria terra che la lontananza sviluppa; ma Adriano Bottaccioli non si è limitato a tirare il sasso e nascondere la mano, come molti "pensatori" troppo spesso fanno, ma ha aguzzato la sua formidabile matita e l'intelletto per dare alla sua intuizione un corpo pieno di calore e di intimità collettiva. Intorno ad Adriano si è costituita una redazione composta da Mario Tosti, Amedeo Massetti e Fabio Mariotti ai quali si è aggiunto poi Walter Rondoni i quali hanno garantito qualità e continuità di lavoro ed ai quali si sono poi aggiunti, anno per anno, altri collaboratori perché le buone idee, per fortuna, sono ancora contagiose ed in tanti sono stati pronti nel divertirsi a dare una mano, con l'entusiasmo di riscoprirsi parte di una comunità, che proviene dagli stessi ricordi e procede verso le stesse mete e aspettative.
Il Calendario, alla sua prima uscita, suscitò
grande sorpresa ed enorme successo tra i
cittadini, soprattutto tra gli umbertidesi
residenti in altre città e all’Estero (ai quali
fu puntualmente inviato): e cominciarono ad
arrivare al Comune entusiastiche lettere da
ogni parte.
Tutte le copie andarono a ruba (molte richieste
venivano anche da città vicine) e fu necessario
allestire una seconda ristampa.
Questo convinse l’Amministrazione comunale
a proseguire nell’iniziativa, considerata un
importante strumento per rinsaldare ancor di più
l’identità ed i valori della comunità e nello stesso
tempo per fissare aspetti storici e culturali che
altrimenti avrebbero rischiato di perdersi.
Calendario 1992
Calendario 1993
Calendario 1994
1992. La prima edizione del Calendario di Umbertide ha la veste di lunario – almanacco, presentando tutti gli aspetti delle nostre tradizioni culturali: dal dialetto ai modi di dire; dai proverbi, ai giochi, alle filastrocche, alle cantilene popolari; dai piatti tipici della nostra civiltà contadina, fino ai soprannomi che si davano una volta a tutti i componenti della nostra piccola comunità.
1993. La seconda edizione proseguì la ricerca sulle tradizioni popolari e gli aspetti linguistici locali, ma vennero inseriti anche gli “antichi mestieri” e aggiunti “ritratti” di personaggi umbertidesi che, per la loro originalità e simpatia, avevano lasciato il segno nella memoria collettiva e venivano ricordati da tutti con affetto. Trovarono posto anche ricordi di simpatici avvenimenti paesani o scherzi famosi accaduti vari decenni fa, ma ancora ricordati da molti.
1994. Il Calendario del 1994, proseguendo sul tradizionale filone portante, esaminò soprattutto gli avvenimenti della seconda Guerra Mondiale ad Umbertide, con particolare riguardo al tragico bombardamento aereo del 25 aprile di cui ricorreva il cinquantesimo anniversario.
Calendario 1995
Calendario 1996
Calendario 1997
1995. L’anno successivo, il 1995, vide un calendario dedicato ai “grandi mestieri”che hanno caratterizzato la vita della città dal 1900 in poi; i più importanti, quelli che hanno interessato e continuano a interessare generazioni di umbertidesi e quelli che sono scomparsi o rischiano di scomparire in nome di una modernità che troppo spesso calpesta le tradizioni e annulla la creatività.
1996. Nel 1996 la ricerca sulle tradizioni popolari si allargò a dodici Comuni altotiberini, umbri e toscani (Anghiari, Citerna, Città di Castello, Lisciano Niccone, Monterchi, Monte S. Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, Pieve S. Stefano, San Giustino, Sansepolcro, Umbertide). Nacque il Calendario dell’Alta Valle del Tevere, distribuito in moltissime copie dall’editore Cerboni di Città di Castello.
1997. Il Calendario 1997 fu dedicato alla riscoperta degli antichi rioni di Umbertide, con i mestieri, i giochi e i personaggi che animavano i vicoli e le piazzette di allora. Ramiro, Giovanni, Bigo Bago, Pàrise, Silvio de Santa Maria, L'Andella e Federico, 'L ragionier Martinelli, Checco de Camillo, Peppe de la Fascìna, L'Ottavia, L'Alba de Budidò, Tomassino.
Calendario 1998
Calendario 1999
Calendario 2000
1998. Il 1998 è stata la volta delle associazioni storiche di Umbertide che hanno costituito l’anima della città ed hanno coinvolto nella loro attività ricreativa, sociale, culturale, sportiva, migliaia di persone.
1999. Dal 1999 l’argomento conduttore del Calendario si è spostato verso la ricerca storica su Umbertide, basandosi sul ricchissimo materiale raccolto in decenni di appassionata ricerca da Renato Codovini. Si è cominciato ad esaminare approfonditamente i monumenti e le più antiche opere difensive del passato, fornendo spesso notizie inedite, come ad esempio quelle sulla torre “Saracina” all’inizio del ponte, sulla Collegiata, sulle mura castellane, sulla porta di San Francesco, sulla grande diga trecentesca sul Tevere. Numerose notizie anche sulle frazioni di Umbertide, come Preggio, Pierantonio, Montecastelli.
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A sinistra, Renato Codovini
2000. L’Ottocento è stato il tema portante del Calendario di fine millennio. La Fratta ottocentesca, pur con la necessaria brevità, è stata esaminata in tutti i suoi aspetti: la pubblica sicurezza, l’amministrazione del Comune, la viabilità e le comunicazioni, l’agricoltura, le associazioni e le istituzioni, la musica, il teatro e il tempo libero, le attività industriali, il commercio, la sanità, l’istruzione pubblica, il servizio postale, i trasporti, la popolazione. Uno spaccato di vita inedito che ha appassionato moltissime persone. Le scuole elementari e medie lo hanno adottato come fonte di notizie per ricerche storiche sul nostro recente passato.
Calendario 2001
Calendario 2002
2001. Nel 2001 il Calendario ha celebrato il proprio decennale con un’edizione speciale che riportava nella sua copertina tutte quelle dei suoi predecessori. L’argomento conduttore era la Fratta del Settecento.
Mappa dell'assedio di Fratta durante
la "Guerra del Granduca"
Disegno di Adriano Bottaccioli
2002. Sempre proseguendo sul filone storico, si è giunti al calendario del 2002, che trattava della Fratta nel Seicento, fornendo notizie di grande interesse sulla vita della nostra piccola città fortificata nel XVII Secolo. Vi comparivano i famosissimi “fabbri della Fratta”, i vasai con le loro pregiate ceramiche. Vi era descritto il modo di vivere, di vestirsi, di divertirsi. La scuola, la musica, il teatro, gli “alberghi”. La vita e le poesie di Filippo Alberti, famoso poeta e letterato di Fratta amico di Torquato Tasso. Numerosissime curiosità. Vi erano riportati i nomi delle famiglie del Seicento e le loro vicende. Infine un’accurata e appassionante esposizione della “Guerra del Granduca” che investì Fratta nell’autunno del 1643. L’assedio dell’esercito Toscano, le fortificazioni, la difesa delle mura, la grande piena del Tevere. Fino all’esultanza generale per lo scampato pericolo.
2003. Non meno interessante fu l’edizione del 2003, con la presentazione della vita laboriosa della Fratta del Cinquecento. Vi fu pubblicata la prima “fotografia” che ci lasciò Cipriano Piccolpasso nel 1565, riprodotta per la prima volta dall’originale – conservato nella Biblioteca Nazionale Centrale di Roma – col sistema digitale. La qualità dell’immagine ingrandita fornì dettagli che non era stato possibile osservare con le precedenti riproduzioni fotografiche; emersero molti particolari del castello e del Borgo Inferiore, con aspetti interessantissimi della struttura architettonica, delle fortificazioni militari, delle attività produttive di Fratta. Davvero emozionante.
Calendario 2004
Calendario 2005
Calendario 2006
2004. Il Calendario del 2004 fornì notizie sorprendenti sulla Fratta del Quattrocento. Il soggiorno di Pico della Mirandola nel nostro piccolo borgo, scelto come luogo ideale per scrivere il “manifesto del Rinascimento”; la presenza di una prestigiosa comunità ebraica; i tanti personaggi importanti di rilievo nazionale che qui nacquero, come l’illustre giurista Giovanni Pachino e l’archiatra pontificio Andrea Cibo. Notizie sempre tratte dalle preziose ricerche di Renato Codovini.
2005. Dopo le tradizioni popolari, il dialetto, gli antichi mestieri e la ricerca storica, si è aperta una nuova fase con il 2005. Il Calendario di quest’anno ha infatti aperto il filone delle immagini più importanti per ognuno, dei veri e propri album di famiglia. Una storia fotografica delle famiglie umbertidesi nei momenti più significativi della vita. Edizione che ha riscosso straordinario successo per il senso di intimità e l’alto valore evocativo che è riuscita a creare.
2006. Anche il Calendario del 2006 ha proseguito nel filone delle immagini famigliari. Le immagini più importanti per ognuno, dei veri e propri album di famiglia. Una storia fotografica delle famiglie umbertidesi nei momenti più significativi della vita. Edizione che ha replicato il
successo di quella dell'anno prima sempre per il senso di intimità e l’alto valore evocativo che ha creato.
Calendario 2007
Calendario 2008
Calendario 2009
2007. Con questa edizione si conclude il filone dedicato alle immagini delle famiglie umbertidesi nei momenti più significativi della vita. Tre edizioni che hanno riscosso grande successo per il senso di intimità e l’alto valore evocativo che sono riuscite a creare coinvolgendo inoltre la cittadinanza nella ricerca di foto spesso dimenticate.
2008. Il Calendario 2008 è stato dedicato invece alla conoscenza e valorizzazione di importanti opere d’arte nel nostro Comune. In ogni pagina del mese si è trattato di una delle grandi opere che fanno parte del patrimonio artistico della città e del territorio. Il Signorelli, il Pomarancio, il Pinturicchio, Nero Alberti, Corrado Cagli, Ernesto Freguglia: i grandi artisti che hanno lasciato traccia del loro lavoro ad Umbertide. Splendida anche la veste grafica in cui il lavoro è stato realizzato.
2009. Nel 2009, invece, il Calendario ha fatto da guida alla visita del Palazzo Comunale, anticamente lussuosa dimora dei marchesi Bourbon di Sorbello, dal 1841 sede degli uffici dell’amministrazione locale. Un’illustrazione dettagliata di questo storico edificio, cuore della vita pubblica umbertidese, di tutte le sue caratteristiche architettoniche, ed i notevoli pregi artistici. Oltre alla descrizione del piano “nobile” - sede delle sale del Sindaco, del Consiglio e della Giunta – ricco di sculture ed affreschi, anche immagini e piantine particolareggiate per migliorare la conoscenza di tutti gli uffici che ogni giorno forniscono servizi ai cittadini.
Calendario 2010
Calendario 2011
Calendario 2012
2010. L’edizione del 2010 ha cambiato del tutto argomento, rivolgendo l’attenzione al mondo del lavoro, al vasto mondo produttivo del nostro territorio. Botteghe e officine, fabbriche e aziende agricole, cantieri, scuole, ospedali, negozi. Artigiani ingegnosi e creativi che qualificano il nostro mondo produttivo, imprenditori competenti e appassionati che affrontano sacrifici e rischi per la propria azienda. È stato sorprendente scoprire l’altissimo livello tecnologico di alcune imprese e che certi prodotti per marchi di importanza nazionale, come Fiat. Maserati e Ferrari, vengono fabbricati proprio ad Umbertide.
2011. Il Calendario del 2011 si è dedicato al Tevere, cui la vita della nostra città è stata sempre legata. La storia di Fratta sul fiume, sicura difesa militare e portatore di piene e distruzione; le figure caratteristiche, le lavandaie, i pescatori, i “renaioli”, gli “acciaccabrecce”, i carrettieri. I personaggi che vivevano in simbiosi col fiume, i sistemi di pesca, la flora e la fauna fluviale, la cucina del Tevere. Infine, gli avvenimenti storici sul Tevere, dall’assedio dell’esercito Toscano nel 1643 al bombardamento aereo del 1944 che mirava alla distruzione del ponte. Fantastiche le illustrazioni: un calendario altamente evocativo.
2012. L’edizione del 2012 ha celebrato i vent’anni del calendario, con un numero speciale che ha ripercorso la storia del lunario umbertidese anno per anno, con una cavalcata appassionante a ritroso nel tempo. Abbiamo trascorso insieme più di settemila giorni e di 175mila ore. Giorni belli e meno belli, scanditi da gioie ma anche da delusioni, da successi e da insuccessi. Quasi una vita, e lo abbiamo fatto scoprendo e riscoprendo la storia di Fratta, sia quella grande sia quella piccola, fatta di tante storie, di aneddoti, di personaggi che hanno lasciato un segno nella collettività.
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Calendario 2013
Calendario 2014
Calendario 2015
2013. Questa edizione è stata interamente dedicata alla CUCINA, in particolare quella locale, con rubriche legate al tema del cibo: la ricetta del mese, gli odori, le spezie, le erbe buone, funghi e tartufi, i mestieri del cibo, magnà alla frattegiana, ristulzini ‘ntorno al foco, antologia del cibo. Un calendario quindi particolarmente appetitoso in cui l'estro e la competenza di Adriano Bottaccioli si sono esaltate.