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Memoria e Tradizioni
(a cura di Sergio Magrini Alunno)

La Treccola

La Treccola

La "treccola"

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

Da noi si chiamava “tréccola”(a Perugia “tréqquela”).Il nome più pertinente dovrebbere essere Battistàngola ma in ogni zona questo strumento idiofono viene chiamato in modo diverso...

La chiesa scomparsa

La chiesa scomparsa

La chiesa scomparsa a Montecorona

"(A cura di Sergio Magrini Alunno)

Una chiesa scomparsa

Sulla collina di Montecorona, vicino al vocabolo Sant’Antonio su un cucuzzolo in mezzo al bosco è rimasta solo una buca nel terreno a indicare dove si trovasse l’antica chiesetta di Sant’Andrea. Quel foro all’interno del quale si intravedono i resti di una delle tombe...







Il vecchio calcinaio

Il vecchio calcinaio

Il vecchio calcinaio

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

Quello che resta è un semicerchio di pietre ma è ancora lì nel bosco vicino al laghetto, il “Calcinaro del fosso della Chiusetta” a testimoniare la scomparsa di un altro antico mestiere. Era stato costruito seguendo regole consolidate da secoli di esperienza...

I calendari del barbiere

I calendari del barbiere

I calendari del barbiere

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

Il suo posto era nel portafoglio del babbo e a volte lo sbirciavamo di nascosto perché c’erano disegni osè di ragazze in baby doll o in costume da bagno intero: era il calendarietto profumato del barbiere. Il profumo, in realtà, era un po' dolciastro ma le pagine erano tenute assieme da un cordoncino di seta con la nappa che gli conferiva una certa eleganza….

La Draga

La Draga

La Draga sul Tevere

(A cura di Sergio Magrini Alunno)
Non ne è rimasta traccia, ma la draga era lì, dove la strada che viene dalla fornace, incrocia la passeggiata lungo il Tevere e oggi ci sono le serre comunali e un piccolo parco giochi. Faceva parte del complesso della fornace di cui era proprietario l’Ing. Bisogni...

Gli anelli per i cavalli

Gli anelli per i cavalli

Gli anelli per legare i cavalli

(A cura di Sergio Magrini Alunno)
Alla metà del secolo scorso nessuno girava più a cavallo ma spostamenti e trasporti con mezzi trainati dal cavallo erano ancora frequenti. I “carrettieri” (Ceccarelli, Biti, Ubidini) trasportavano il materiale per le imprese di costruzione, il cemento , i mattoni e la breccia o la rena dal Tevere...

L'"ozzo" e altri...

L'"ozzo" e altri...

L'"ozzo" e altri distributori della vecchia Umbertide

(A cura di Sergio Magrini Alunno)


L’ozzo
Diciamo là a lozzo ed e per tutti è un luogo preciso dopo il ponte del Tevere andando verso il Niccone.

La Giana

La Giana

La Giana (tra storia e leggenda)

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

Su Castiglione Dell’abate le prime fonti storiche a partire dal 1297 parlano di una contesa tra i Perugini e gli Eugubini che lo occupavano ,di una contesa nel 1489 tra i Baglioni e gli Oddi che occuparono vari castelli della zona tra cui Castiglione, che dopo la riconquista da parte dei Baglioni...

Il Toccio

Il Toccio

Il Toccio (i giochi di una volta)

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

IL TOCCIO

Già in disuso ,negli anni ’50, era una gara che si faceva con le uova sode. Si svolgeva,nelle zone di campagna, durante le feste patronali. Ognuno portava da casa un certo numero di uova sode. Il gioco consisteva nel battere la punta del proprio uovo contro la punta dell’altro.

Il Ferro da scarpe

Il Ferro da scarpe

Il Ferro da scarpe

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

Era piantato in terra o più spesso fissato al muro vicino all’ingresso di casa e serviva per togliere il fango da sotto le suole delle scarpe...

La Catroppola

La Catroppola

La Catroppola, ovvero la "caccia proibita"

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

D’inverno, soprattutto quando nevicava, per catturare gli uccellini, mettevamo le catroppole, erano trappole fatte con due mattoni: uno in orizzontale a terra faceva da appoggio e l’altro inclinato era sostenuto in equilibrio precario da dei bastoncini di legno...

Il Vin Santo

Il Vin Santo

Fare il Vin Santo

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

Durante la vendemmia venivano scelti i grappoli migliori di uva bianca e venivano appesi in cucina dove rimanevano fino a poco prima di Natale...

I Pompieri

I Pompieri

I "Pompieri"

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

Fino al 1967-68 c’era ad Umbertide un distaccamento dei Vigili del fuoco, la sede era al n.11 di Piazza Carlo Marx dove erano posteggiati i 3 automezzi e le attrezzature per gli interventi.

Il prete

Il prete

Andavamo a letto col prete

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

Il focolare rendeva un po' più mite la temperatura della cucina, ma nelle camere in inverno, c’era un freddo che rendeva gelide anche le lenzuola; il prete era “n’arvisolo”.
Costruito a volte conciando dei rami con la roncola, oppure fatto in modo più professionale da un falegname, era un telaio di legno che infilato dentro il letto teneva sollevate le lenzuola...

I vecchi Lavatoi

I vecchi Lavatoi

I vecchi lavatoi

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

Dove, nel 1980 è stata realizzato il locale per la sede della Banda cittadina, c’erano i lavatoi pubblici. Le due vasche erano sulla parete di fondo e la parte destra del locale era utilizzata dagli “scopini” che ci tenevano i loro “carrettoni”....

Il Telefono

Il Telefono

Per telefonare si andava in piazza

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

Si chiamava TIMO la compagnia telefonica e l’ufficio era nel palazzo del Comune a piano terra. Anche chi aveva il telefono, ed erano pochissimi, per fare le telefonate interurbane, doveva chiamare il centralino dal quale veniva poi richiamato quando l’utente richiesto era in linea...

La chiesina di Santa Giuliana

La chiesina di Santa Giuliana

La chiesina di Santa Giuliana

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

La chiesina si trova poco fuori le mura del castello e le scritte sui mattoni della parete fanno risalire la costruzione al 1874 in realtà quella attuale ed è stata eretta nel 1936 dopo la costruzione della strada che porta a Santa Giuliana...

Il "Quadruccio"

Il "Quadruccio"

Il "Quadruccio" nei nostri fienili

(A cura di Sergio Magrini Alunno)
Non viene più prodotto da decenni, qualcuno lo chiamava “Quadruccio", perché era un “forato” quadrato con quattro buchi, forse non era il nome esatto...

I cerchi porta fiori

I cerchi porta fiori

I cerchi porta fiori

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

Due semplici cerchi di ferro fissati sul muro esterno ai lati delle finestre che
sorreggevano le”cocce” dei fiori,di solito erano garofani o gerani “i malboni”
ed erano molto diffusi. Si vedono ancora finestre e balconi fioriti ma hanno
vaschette porta vasi,i cerchi sono praticamente scomparsi…

L'assedio di Santa Giuliana

L'assedio di Santa Giuliana

L'assedio di Santa Giuliana

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

Il Castello di Santa Giuliana ha una sua leggenda che ricorda quella più nota di Carcassonne in
Francia. Durante un lungo assedio al Castello la popolazione sfinita stava per arrendersi. Decisero allora di far mangiare molto grano all’unica vacca rimasta...

La fonte del Giglio

La fonte del Giglio

La fonte del Giglio

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

La costruzione dove ha sede attualmente l’agriturismo ha una storia antica, quello che è rimasto
delle antiche mura si può vedere da una lastra di vetro sul pavimento che era molto più basso
dell’attuale, quasi al livello del Tevere e questo può spiegare come in quel luogo ci fosse
anticamente una fonte che sembra fosse "magica”. Vari i secoli dopo, la struttura ospitava i frati
della adiacente chiesa di Sant’Erasmo che si occupavano anche del vicino ospedale...

Il Carroarmato

Il Carroarmato

Il Carroarmato (i giochi del passato)

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

IL CARRARMATO
Probabilmente tutti i maschi umbertidesi nati dal dopoguerra al 1960 hanno giocato con il “carrarmato” costruito con il rocchetto. Attualmente sostituito dai moderni cucirini, il rocchetto di legno attorno al quale era avvolto il filo da cucire era per noi bambini un oggetto del desiderio.

La bilancia Stadera

La bilancia Stadera

La bilancia stadera

(A cura si Sergio Magrini Alunno)
LA BILANCIA STADERA
La chiamavamo solamente bilancia. Con il piatto in lamiera, leggera, maneggevole, facilmente trasportabile e abbastanza economica era uno strumento molto diffuso utilizzato da contadini, ortolani, pollivendoli.

Un giorno al mercato

Un giorno al mercato

Tema: un giorno al mercato

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

Umbertide 13 febbraio 1957

Tema. Un giorno di mercato a Umbertide

"Anche a Umbertide come in tutti gli altri paesi il mercoledì si fa mercato.Tutti i venditori sono intenti al proprio lavoro. Anche i commercianti delle botteghe hanno anche loro molto da fare… "...

La Scina

La Scina

L'Ascina o scina

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

Se avessero chiesto alle nostre mamme a quale elettrodomestico fare un monumento sicuramente avrebbero scelto la lavatrice, per loro è stato "‘n arvisolo".

i Sediari

i Sediari

La tradizione dei "sediari"

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

Venivano in autunno inoltrato quando da loro erano fermi i lavori in campagna ed erano molto abili a fare sedie che chiamavano careghe, loro si definivano careghèti .

La notte di San Giovanni

La notte di San Giovanni

La tradizione di lavarsi con l’acqua profumata

A cura di Sergio Magrini Alunno

La tradizione di lavarsi con l’acqua profumata
Ancora oggi c’è chi, ha mantenuto tradizione di lavarsi il viso la mattina del 24 giugno con l’acqua profumata dei fiori. Questo antico rito fino a qualche decennio fa era diffusissimo. Venivano raccolti i petali dei fiori di geranio, ginestra, rose, rosa canina, camomilla, lavanda...

Il Prontuario dei conti

Il Prontuario dei conti

Il Prontuario dei conti: come si facevano i conti

(A cura di Sergio Magrini Alunno)


Negli anni ‘50 i conti si facevano con la matita (“l’abise”),anche quei pochi che avevano alcune nozioni di aritmetica riuscivano a fare solo i calcoli più semplici aiutandosi con le dita .Tra i nati alla fine dell’ottocento e anche nei primi anni del 1900 molti erano in difficoltà, anche a tenere una penna tra le dita della mano rese nodose dal lavoro nei campi, molti di loro erano analfabeti e firmavano facendo soltanto una croce.

I Fumetti

I Fumetti

I Fumetti del dopoguerra

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

Superman si chiamava Nembo Kid aveva lo steso costume ma senza la esse sul petto,c’erano naturalmente Topolino e Tex Willer e poi l’Intrepido,i l Monello,Tiramolla , Cucciolo, Jim della giungla. Capitan Miki era un ranger e Il Grande Blek ...

La Morra

La Morra

La Morra

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

GIOCARE A MORRA
Bastano le dita di una mano per giocare e forse per questo era facile organizzare una partita a morra davanti a un’osteria o in occasione di una festa paesana.

La Carbonaia

La Carbonaia

La Carbonaia di Montecorona

(A cura di Sergio Magrini Alunno)
E’ una vecchia carbonaia, ma in realtà è una evoluzione tecnologicamente avanzata rispetto a quelle tradizionali che si facevano ai margini del bosco su una piazzola sterrata senza nessuna struttura, ammucchiando sapientemente, a forma di cono, pezzi di legno che poi venivano ricoperti di terra. Si trova a Montecorona...

Il Canale della Fornace

Il Canale della Fornace

Il Canale della Fornace

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

Sulla strada che dall’ingresso dell’ospedale vecchio porta alle Petrelle dopo pochi metri sulla sinistra ci sono, quasi coperti dalla vegetazione, i ruderi del vecchio forno Offman della fornace. Sono ben visibili le bocche a volta del forno e un troncone della ciminiera che una volta svettava lì sopra...

Filigetto

Filigetto

La "cerqua" di Filigetto

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

Nella zona del Castello di Certalto l’attuale Torre Certalda storicamene sempre contesa fin dai primi anni del 1200 tra Eugubini e Tifernati si tramanda una antica leggenda.

Filigetto un giovane pastore bello e di aspetto signorile viveva nei pressi della torre...

Il cappello di carta

Il cappello di carta

Il cappello di carta del muratore

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

Del tutto scomparso, ma per anni lo abbiamo visto in testa ai muratori e agli imbianchini, era il tipico cappello di carta che si facevano sul posto, prima di iniziare il lavoro con un foglio doppio di giornale o con la carta delle “ballette” del cemento...

La carta assorbente:

La carta assorbente:

La carta assorbente

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

Qualcuno se la ricorderà ancora. Serviva per assorbire l’inchiostro in eccesso, che asciugava molto lentamente e impediva di girare la pagina. Veniva venduta in fogli che avevano le dimensioni del quaderno. Negli ultimi anni ne furono prodotte versioni in colori pastello ma per anni è stata solo bianca...

La "Citilena"

La "Citilena"

La lampada ad Acitilene

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

LA CITILENA
Così chiamavamo, abbreviando, la lampada ad Acetilene che quando in campagna non c’era ancora l’elettricità, veniva usata per l’illuminazione praticamente in tutte le case
Era composta da due parti ermeticamente avvitate tra loro.

San Antonio e la Stalla

San Antonio e la Stalla

Sant' Antonio e la Stalla

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

Entrando bisognava dire “Che Sant ‘Antonio l’aiuti” ce lo insegnavano fin da piccoli perché il patrimonio del contadino si trovava nella stalla.

Le Bambole

Le Bambole

Le bambole in permuta

(A cura di Sergio Magrini Alunno)

Verso la fine degli anni ’50 del secolo scorso, un mercoledì, sui gradini della Collegiata sul lato verso la Rocca si vide una strana “vendita”...

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