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La Montecorona

di Giuliano Sabbiniani
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IL LAVORO NEI CAMPI

 
(Dal suo libro “Montecorona – la Tenuta e la sua gente” 

Gruppoeditorialelocale, Digital Editor srl, Umbertide - 2021)

 

"Giunto alla fine di questo viaggio nel tempo, con la speranza di non aver dimenticato qualcosa e qualcuno, vorrei ringraziare tutti coloro che, con i loro ricordi e le loro testimonianze, mi hanno permesso di far rivivere quel mondo contadino, in via di estinzione, che loro hanno vissuto, in cui mi riconosco e del quale vado fiero.

Vorrei esprimere la mia gratitudine a coloro che hanno aperto i cassetti per tirarne fuori delle foto vecchie, ma ancora giovani e vive.

Mi è impossibile citarli uno per uno; perciò la mia riconoscenza va a tutti quanti hanno contribuito alla realizzazione del presente lavoro. Un ringraziamento particolare va al Professor Piero Taverniti e ad Adriano Bottaccioli."

 

Giuliano Sabbiniani

"Ora siamo noi a ringraziare Giuliano per averci permesso di pubblicare sul sito e sulla relativa pagina Fb il suo entusiasmante e documentatissimo libro dedicato alla sua amata terra di Montecorona, permettendo così di condividerlo con la comunità umbertidese, e non solo, che in questo percorso insieme a noi ha più volte manifestato apprezzamento per questo attento lavoro di ricerca e di memoria storica."

 

"Umbertidestoria"

Francesco Deplanu – Fabio Mariotti  

LA SEMINA

LA SEMINA

IL LAVORO NEI CAMPI NEL TERRITORIO DI MONTECORONA

di Giuliano Sabbiniani

A Montecorona la lavorazione della terra per la semina, prima dell'arrivo dei trattori, era eseguita con i buoi ed avveniva ad agosto, in quanto i terreni non dovevano essere bagnati..Si cominciava con l'aratura, cioè si rompeva con il "perticale" (aratro) la terra e la si rovesciava preparando la "magese"; a una superficie piana. Se non c'era stata sufficiente pioggia, le zolle erano troppo asciutte ed il lavoro ...

LA VENDEMMIA

LA VENDEMMIA

LA COLTIVAZIONE DELLA VITE E DELLA VENDEMMIA

di Giuliano Sabbiniani

Prima della grande ristrutturazione della Tenuta negli anni Cinquanta da parte dell'I.F.I., a Montecorona non esistevano dei veri vigneti: i campi erano pieni di lunghi filari di viti, sostenuti da alberi da frutta o da "oppi" (aceri). Le viti erano ancorate su tre fili di ferro: su quello centrale si espandeva la vite in orizzontale, sul più basso venivano legati i tralci,

IL TABACCO

IL TABACCO

LA COLTIVAZIONE DEL TABACCO NERO

di Giuliano Sabbiniani

La coltivazione del "tabacco nero" ha caratterizzato per decenni il paesaggio di Montecorona, contribuendo in maniera sostanziale all'economia delle famiglie contadine.
Essa veniva effettuata in quei poderi della Tenuta dove era possibile una buona irrigazione; la manodopera impiegata era quasi esclusivamente femminile, salvo alcuni lavori pesanti svolti dagli uomini.
A febbraio si preparava il semenzaio in cui, dopo trenta giorni circa, sarebbero nate le piantine. Esso era oggetto di cure assidue: veniva coperto e mantenuto costantemente umido...

IL BUCATO

IL BUCATO

IL BUCATO FATTO CON LA CENERE

di Giuliano Sabbiniani

Nella frazione di Montecorona, come in tanti altri luoghi, prima degli anni Sessanta, fare il bucato non era molto semplice, in quanto costava tanta fatica e tanto tempo.
Il bucato del bianco - lenzuola, tovaglie, canovacci e asciugamani - si faceva una volta al mese. Visto che si viveva in famiglie allargate e numerose, la biancheria da lavare era molta...

IL MONDO CONTADINO

IL MONDO CONTADINO

IL MONDO CONTADINO

di Giuliano Sabbiniani

Chi è vissuto a Montecorona nel dopoguerra e fino agli anni Sessanta, si potrà ricordare certamente della lunga fila di carri trainati dai buoi, che si snodava dalla cabina vicino al Tevere fino al portone del magazzino della fattoria.
Questi raduni avvenivano il venerdì, giorno destinato al rifornimento dei viveri per il bestiame: i contadini andavano ad approvvigionarsi di farinacci e di tutto ciò che serviva al mantenimento degli animali loro affidati...

GLI ANIMALI

GLI ANIMALI

GLI ANIMALI E IL MAIALE

Di Giuliano Sabbiniani

Nella prima parte del secolo scorso, nel territorio di Montecorona, il patrimonio zootecnico era costituito prevalentemente da bovini, utilizzati per la trazione nell'aratura e per il trasporto di materiale: solo una piccolissima parte di essi era destinato alla produzione di latte. Nei casolari di Montecorona si aggiravano comunque un gran numero di altri animali domestici.
I gatti erano molto numerosi e servivano per limitare il numero di topi; in tutte le porte delle cucine esistevano le cosiddette "gattaiole", dei fori che consentivano loro di entrare e uscire di casa quando volevano, ma facevano entrare anche il freddo...

I BOSCAIOLI

I BOSCAIOLI

I BOSCAIOLI

Di Giuliano Sabbiniani

IL BOSCAIOLO

Altro lavoro esterno alla tenuta era quello del Boscaiolo

Fino alla fine degli anni Cinquanta, il lavoro nei boschi ha interessato molti abitanti di Montecorona. In questo territorio, povero di risorse naturali e di occasioni lavorative, il legname rappresentava un punto importante per l'economia locale. Le Tenute di Montecorona e di Ascagnano erano, e ancora lo sono, proprietarie dei boschi che ricoprono l'intero monte Corona e che si estendono sino ad Elceto di Valenzino.

I MATRIMONI

I MATRIMONI

I MATRIMONI NELLE CAMPAGNE DI MONTECORONA

Di Giuliano Sabbiniani

I MATRIMONI NELLE CAMPAGNE DI MONTECORONA
Il matrimonio è sempre stato, nel mondo contadino, un avvenimento di grande importanza non solo per gli sposi, ma anche per parenti ed amici, che partecipavano con entusiasmo e calore a questo evento...

RIMEDI TRADIZIONALI

RIMEDI TRADIZIONALI

RIMEDI TRADIZIONALI A MONTECORONA
(come ci si curava in caso di malattia)

Di Giuliano Sabbiniani

Gli abitanti di Montecorona, in caso di malattia, viste le ristrettezze economiche e la lontananza dai medici e dalla farmacia, si curavano in casa con rimedi tradizionali, tramandati dai vecchi, ricorrendo a quanto la natura e la casa offrivano...

DON EMILIANO PIERGENTILI

DON EMILIANO PIERGENTILI

Padre don Emiliano Piergentili da Fabriano

La storia di Padre don Emiliano Piergentili, eremita camaldolese di Montecorona morto all'Eremo in fama di Santità per i numerosi miracoli a lui attribuiti.

LA MIETITURA

LA MIETITURA

LA MIETITURA A MONTECORONA

di Giuliano Sabbiniani

Nel territorio montecoronese la mietitura incominciava nei primi giorni di luglio; il suo inizio dipendeva dal livello di maturazione del grano, dalle condizioni meteorologiche e dall'ubicazione del podere. Prima della seconda guerra mondiale, essa veniva eseguita solo ed esclusivamente utilizzando le braccia dei contadini e di altre persone, accorse a dare una mano...

IL GRANTURCO

IL GRANTURCO

LA COLTIVAZIONE DEL GRANTURCO E LA "SCARTOCCIATURA"

di Giuliano Sabbiniani

Ancor prima del secondo conflitto mondiale, nel territorio di Montecorona, visti gli alti prezzi dei cereali determinati dagli scarsi raccolti, venne incentivata la coltivazione dei grani in genere, fra cui il mais che godeva di un elevato rapporto seme/prodotto. Il periodo della semina era aprile: nel campo venivano tracciati dei piccoli "solchi" a distanza di circa 50 centimetri l'uno dall'altro...

LE BOTTEGHE

LE BOTTEGHE

LE BOTTEGHE

di Giuliano Sabbiniani

La popolazione, che viveva all'interno del territorio della Tenuta di Montecorona, riusciva ad alimentarsi con i prodotti dei campi e dell'orto, oltre che di quelli della stalla e del pollaio; alla bottega si ricorreva per i generi di prima necessità, come lo zucchero, il sale, l'olio e le spezie.
Le botteghe vendevano anche prodotti di merceria, di abbigliamento ed un po' di tutto; vi si poteva trovare pure il carburo per alimentare le "citilene" (apparecchi che servivano ad illuminare gli ambienti nella case, dove non era arrivata l'elettricità)...

IL PANE

IL PANE

IL PANE FATTO IN CASA

di Giuliano Sabbiniani

Il pane era un alimento prezioso che accompagnava le pietanze e doveva saziare quando di altro c'era ben poco. Nelle case di Montecorona, si faceva il pane una volta alla settimana: la quantità di pagnotte dipendeva dal numero di persone di cui era composta la famiglia...

LA GRANDINE

LA GRANDINE

I RIMEDI CONTRO LA GRANDINE

di Giuliano Sabbiniani

La grandine era - ed è - il nemico numero uno per l'agricoltura: il suo arrivo improvviso provocava danni, a volte irreparabili, ai raccolti dai quali dipendeva spesso la sopravvivenza di intere famiglie. È ovvio che nel mondo contadino si ricorresse a qualsiasi mezzo per tenerla lontana..

LE NASCITE E LE MORTI

LE NASCITE E LE MORTI

LE NASCITE E LE MORTI A MONTECORONA

Di Giuliano Sabbiniani

Le nascite

Subito dopo il matrimonio, aveva inizio l'attesa del primogenito: i figli, soprattutto maschi, erano considerati una benedizione di Dio, anche perché i lavori agricoli richiedevano la necessità di molte braccia.
Nelle case avveniva il ciclo della vita: si viveva e si moriva, ma era anche il luogo dove si nasceva...

LE FESTE

LE FESTE

LE FESTE A MONTECORONA

Di Giuliano Sabbiniani

LE FESTE A MONTECORONA

Le numerose feste religiose, che si svolgevano nel territorio montecoronese, erano organizzate per lo più attorno alle chiese ed alle edicole del comprensorio: la parrocchia fungeva da centro di aggregazione. Per recarsi nei luoghi ove si svolgevano, bisognava a volte camminare a piedi per ore...

IL PRIMO TELEVISORE

IL PRIMO TELEVISORE

IL PRIMO TELEVISORE A MONTECORONA

Di Giuliano Sabbiniani

IL PRIMO TELEVISORE A MONTECORONA

Il televisore negli anni Cinquanta era un bene di lusso che pochi potevano permettersi; le case dei vicini diventavano luoghi prediletti per visioni di gruppo...

I MODI DI  DIRE

I MODI DI DIRE

I MODI DI DIRE IN DIALETTO MONTECORONESE

Di Giuliano Sabbiniani


La civiltà contadina ci ha lasciato in eredità un proprio modo di esprimersi, fatto anche di frasi dialettali e proverbi che, con poche parole, risultano essere tanto efficaci nel rendere un concetto ancora attuale.
Il dialetto è un simbolo dell'identità culturale di un territorio,

LA BATTITURA

LA BATTITURA

LA BATTITURA

di Giuliano Sabbiniani


Fra il completamento del "barcone" del grano e 1'inizio della battitura passavano anche svariati giorni: questo tempo dipendeva dalla disponibilità della trebbiatrice. La battitura veniva programmata: si studiava il percorso che, podere per podere, avrebbe fatto la trebbiatrice e il tempo necessario per la trebbiatura.

IL CARRO CON I BUOI E LA TREGGIA

IL CARRO CON I BUOI E LA TREGGIA

IL CARRO CON I BUOI E LA TREGGIA

di Giuliano Sabbiniani

Il carro trainato dai buoi, nel territorio montecoronese, per lungo tempo ha avuto una funzione importante perché si adattava a1 territorio collinare per il trasporto delle merci prodotte nel podere.
Era composto da un telaio dove veniva fissato, a metà del piano di carico, l'asse che alloggiava le ruote molto alte...

I CANESTRI E  I PANARI

I CANESTRI E I PANARI

LA LAVORAZIONE DI PANARI , SCOPE E CANESTRI DI VIMINI

di Giuliano Sabbiniani

C'erano poi altre figure che non lavoravano per la Tenuta, ma svolgevano attività in proprio, utili a tutta la comunità di Montecorona e dintorni: tra queste il fabbricante di cesti di vimini, di panari e scope.
Sante (chiamato "Santino") Santini, abitante a Colle di Montecorona, era specializzato nella realizzazione di canestri e cesti in vimini, che servivano a contenere e trasportare i prodotti non liquidi, ma usati anche per tenere in ordine le provviste solide della casa.
I canestri venivano largamente usati nei lavori agricoli durante la raccolta di frutta, di legumi e di cereali.
La loro fabbricazione veniva fatta all'interno della casa o nei "fondi", spesso durante il periodo della cattiva stagione, quando i lavori agricoli ristagnavano...

I CASTAGNETI

I CASTAGNETI

I CASTAGNETI

di Giuliano Sabbiniani

Fino a qualche decennio fa, esistevano a Montecorona stupendi castagneti perché la loro coltura è stata un elemento indispensabile nella vita degli abitanti del posto; veniva coltivata, in modo particolare, la varietà "pastorese", i cui frutti erano rinomati ed apprezzati in tutto il territorio dell'alta valle del Tevere...

LE CASE RURALI

LE CASE RURALI

LE CASE RURALI

Di Giuliano Sabbiniani

Non si può parlare di una precisa tipologia delle case rurali del territorio di Montecorona nel secolo passato; ognuna di esse godeva della sua unicità, pur avendo in comune diversi elementi.
La grandezza di queste case dipendeva dall'ampiezza del podere e dal numero di persone occorrenti per lavorarlo...

LAVORI FUORI DELLA TENUTA

LAVORI FUORI DELLA TENUTA

I LAVORI FUORI DELLA TENUTA

Di Giuliano Sabbiniani

LAVORI "ESTERNI" ALLA TENUTA


Fino agli anni Settanta, il lavoro nella Tenuta era stato svolto dai contadini e da pochi salariati agricoli, i cosiddetti "casaioli"; questi ultimi erano impegnati nei periodi dei raccolti e della potatura degli alberi da frutto, ma rimanevano disoccupati nei mesi invernali...

I PASSATEMPI

I PASSATEMPI

I PASSATEMPI A MONTECORONA

Di Giuliano Sabbiniani

I DIVERTIMENTI A MONTECORONA

I momenti di svago dei montecoronesi erano molto pochi, in quanto impegnati quasi sempre nei campi per procurare un tenore di vita accettabile alla famiglia. Infatti i contadini, specialmente nei mesi estivi, mandavano avanti i lavori del podere dall'alba al tramonto inoltrato...

LE SCUOLE

LE SCUOLE

LE SCUOLE DI MONTECORONA

Di Giuliano Sabbiniani


Per i vecchi montecoronesi la scolarizzazione era alquanto bassa; fino alla seconda guerra mondiale si frequentava la prima elementare e, quando andava bene, si arrivava alla terza. I giovani scolari si dividevano fra la scuola ed il "parare" le bestie...

LA STAZIONE

LA STAZIONE

LA STAZIONE

di Giuliano Sabbiniani

La stazione di Montecorona della "Ferrovia Appennino Centrale" era ubicata a qualche centinaio di metri da quella ancora esistente della "Ferrovia Centrale Umbra", a poche decine di metri dall'attuale sottopassaggio della strada che porta alla Badia...

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