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La storia di Palazzoli Natalino, chiamato Silvano

di Massimo Pascolini


Morì a 15 anni, nell’agosto 1944, investito da un camion inglese nella zona tra Montecastelli e Niccone durante il passaggio del fronte. Una delle tante vittime civili nel nostro territorio nell’anno più drammatico della storia di Umbertide.




 

Il tragico episodio è stato raccontato da Massimo Pascolini, in base a ricerche d’archivio e testimonianze, nel seguente articolo pubblicato sul numero di marzo 2023 di “Informazione Locale”.


Il passaggio del fronte ad Umbertide nell'estate del 1944 è sicuramente ricordato come uno degli eventi più tragici nella storia della città. Oltre ai morti nel bombardamento del 25 aprile, alla strage di Penetola, ai fucilati di Serra Partucci, alla famiglia Braconi deceduta a Preggio a causa di un bombardamento, Umbertide registra la morte di altre persone, uccise per rappresaglia, a causa di mitragliamenti aerei, bombe e ordigni rimasti inesplosi nei campi.

Oggi, grazie anche ad alcuni documenti ritrovati presso l'Archivio Storico del Comune di Umbertide, (anno 1944), vogliamo ricordare la morte di Palazzoli Natalino chiamato Silvano.

Natalino nasce a Monte Castelli, da Giovan Battista e Mannarelli Maria il 25 dicembre 1929. Muore il 15 agosto 1944 dopo essere stato investito da un camion Inglese. La dinamica dell'incidente si può ricostruire attraverso il rapporto fatto dal comandante della stazione dei carabinieri di Umbertide, Brigadiere Rinaldi Giuseppe al Pretore di Città di Castello ed al Governatore di Umbertide. "Verso le ore 16 del giorno 15 corrente, lo scrivente veniva a conoscenza che in località Cioccolanti di Umbertide era morto un giovane in seguito ad incidente stradale. Il sottoscritto si recava immediatamente sul posto ed accertava quanto segue:

“[...], percorreva la strada campestre, in bicicletta, che immetteva sulla strada statale Tiberina - Romagnola e all'altezza della villa di Santini Giorgio sita fra la frazione Niccone e la località Cioccolanti. Appena il giovane raggiungeva la strada statale e stava girando alla sua sinistra per dirigersi verso Cioccolanti, sopraggiungeva un camion delle forze armate inglesi che proveniente da Città di Castello si dirigeva verso Umbertide, tenendo regolarmente la sua destra, lo investiva in pieno nella parte anteriore della bicicletta, lo gettava violentemente al suolo e lo trascinava per circa 20 metri. Il giovane Palazzoli riportava ferite multiple lacero contuse del tronco, addome, regione scrotale e frattura del cranio, (Referto del Dottor Ennio Paci, medico condotto di Montecastelli, che visitò il cadavere nella sua abitazione). I militari inglesi, secondo la deposizione di Giunti Pietro di anni 61, nato a Città di Castello e residente a Niccone, meccanico, che accorse subito dopo l'incidente sul posto, fermarono il camion e trasportarono il cadavere nella sua abitazione in Cioccolanti, distante circa 400 metri dal luogo del sinistro. Un ufficiale inglese, sopraggiunto successivamente con altra macchina, si fermava sul luogo dell'incidente e tracciava uno schema dell'incidente indicando lo stato del luogo e gli estremi scritti in italiano ed inglese del camion e dell'autista. Schema poi consegnato a Gaggioli Ennio che lo ha recapitato al sottoscritto. [...]".

Il “disegno” (un vero e proprio CID) dell'Ufficiale Inglese riporta un disegno dell'incidente ed i dati dei soggetti coinvolti.

Il camion era un “TRUK da 3 tonnellate, targato 1-4723037”, guidato dal soldato “Turner W” mat. 7/269409.

Nell'effettuare un sopralluogo sul posto, abbiamo intervistato il Sig. Biagini Nazzario, abitante del luogo che all'età dell'incidente aveva 6 anni e ricorda di essere stato sul posto subito dopo il fatto.

Il Sig. Nazzario ci ha raccontato la dinamica dell'incidente. Il Palazzoli, assieme ad un coetaneo, tal Biagini Vittorio, di 17 anni, fratello dell'intervistato, stavano facendo una gara per chi arrivava prima al Niccone dietro la ricompensa, per chi fosse arrivato prima, di 5 lire, promesse da un anziano del posto. I due ragazzi erano partiti dalla casa posta in vocabolo “Ruffietto”, ed arrivati in prossimità della villa “Palazzetto” alla curva, giravano a destra. Il Palazzoli che si trovava davanti, andava a impattare contro la fiancata destra del camion.

Negli anni successivi il padre del ragazzo ha scritto, con il supporto del Sindaco del Comune di Umbertide, diverse lettere a vari Enti nell'intento di veder riconosciuto un indennizzo per il tragico evento (scrive di aver speso per il funerale, cassa ed altro, Lire 23.000).

 Presso l'Archivio Storico del Comune di Umbertide (anno 1950), si trovano conservate varie lettere indirizzate al Prefetto di Perugia, al Ministero del Tesoro Ufficio Requisizioni Alleate, al Ministero Difesa - Esercito, al Comando Presidio Militare di Perugia. Vi si trova pure una lettera dell'Ambasciata Inglese a Roma del 4 giugno 1948, che risponde “di non essere competenti riguardo ai fatti accaduti e dice di rivolgersi al Ministero Difesa - Esercito”. In data 21 maggio 1948, l'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, Sezione di Perugia, comunica che i genitori non hanno più diritto a nessun indennizzo in quanto, questi, dovevano essere richiesti "finché in tempo" al locale Comando Militare Alleato. 

 Attualmente la salma riposa presso il locale cimitero di Montecastelli, nella tomba di famiglia, assieme ai propri genitori.




Pubblicato sul numero di Marzo 2023 del periodico “Informazione Locale”.




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