storia e memoria
Il Canale della Fornace
2 maggio 2022 06:55:47
Il Canale della Fornace
(A cura di Sergio Magrini Alunno)
Sulla strada che dall’ingresso dell’ospedale vecchio porta alle Petrelle Petrelle dopo pochi metri sulla sinistra ci sono, quasi coperti dalla vegetazione, i ruderi del vecchio forno Offman della fornace. Sono ben visibili le bocche a volta del forno e un troncone della ciminiera che una volta svettava lì sopra.
Proseguendo per un centinaio di metri si trova un piccolo ponte:il canale che passa sotto portava l’acqua dal torrente Carpina. A fianco, sulla destra, c’è ancora una piccola chiusa di ferro e nei pressi c’era una deviazione per convogliare l’acqua verso la fornace o farla proseguire verso i mulini e gli orti.
L’opera realizzata completamente a mano, può essere datata tra il 1900 e il 1920.Sul torrente Carpina venne creato uno sbarramento sufficiente ad alzare il livello dell’acqua per essere incanalata attraverso una chiusa ancora presente sulla sponda sinistra del torrente. Da quel punto il canale si snodava nella campagna delle Petrelle per circa due chilometri, passava dal Mulinello, dalla Fornace, faceva funzionare i mulini, e irrigava gli orti prima di gettarsi nel Tevere circa di fronte all’ex Lido.
Tra il 1970 e il 1980 l’ultimo tratto è stato incanalato sotto terra assieme alle acque del Fosso di Lazzaro. Il percorso dalla Carpina fino alla Fornace è ancora quasi totalmente integro, la presenza dei pioppi cresciuti sugli argini ne consente facilmente la localizzazione.
Tutto il percorso compreso in un’unica particella catastale era proprietà della fornace che ogni anno in autunno provvedeva con il proprio personale alla pulizia e manutenzione degli argini.Il canale portava alla fornace le acque limacciose della Carpina ricche di argilla durante le piene invernali. Cesare Ragni del podere “Il Rocolo” aveva il compito di aprire la chiusa quando le acque erano torbide. Arrivate alla fornace venivano convogliate in una serie di vasche di decantazione sul fondo delle quali si depositava l’argilla che veniva usata nella fabbricazione dei manufatti.
In estate alle Petrelle le acque del canale venivano utilizzate, dai contadini, per innaffiare le coltivazioni del tabacco: sbarravano il percorso con delle assi di legno facendo traboccare l’acqua che veniva lasciata scorrere tra i solchi. Lungo il canale c’erano diversi lavatoi dove le donne risciacquavano il bucato.
Fonti: fonti orali
Il forno Offman (foto di Sergio Magrini Alunno)
La diga sul Carpina (foto di Sergio Magrini Alunno)
La vite per azionare la saracinesca che faceva uscire le acque dal Carpina (foto di Sergio Magrini Alunno)
La chiusa vicino alla fornace (foto di Sergio Magrini Alunno)
Tratto di canale alle Petrelle (foto di Sergio Magrini Alunno)