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La chiesa scomparsa

20 giugno 2023 14:33:15

La chiesa scomparsa a Montecorona

"(A cura di Sergio Magrini Alunno)

Una chiesa scomparsa

Sulla collina di Montecorona, vicino al vocabolo Sant’Antonio su un cucuzzolo in mezzo al bosco è rimasta solo una buca nel terreno a indicare dove si trovasse l’antica chiesetta di Sant’Andrea di Sportacciano. Quel foro all’interno del quale si intravedono i resti di una delle tombe, che si trovavano sotto il pavimento della chiesa, ha confermato l’indicazione precisa di Fernando Palombi. Senza le sua guida sarebbe stato impossibile ritrovare quel piccolo spiazzo nel bosco. Ci veniva con la nonna quando era bambino, già allora, erano rimasti solo un accenno dei muri perimetrali e un troncone dell’altare, ma ogni anno, il giorno dei morti, la nonna, veniva ad accendere un lumino sui resti dell’altare di quella che era stata la sua Chiesa, sconsacrata probabilmente, nel 1890. I muri non c’erano più perché, pochi anni prima, nel 1949 le pietre della chiesa erano state utilizzate per costruire l’essiccatoio del tabacco (oggi è un’abitazione) del vocabolo Palazzone . A ricevere l’incarico era stato Nando Andreani ”il Ruscino” del Colle di Montecorona che, forse per fede o forse per superstizione si rifiutò di demolirla; si dovette cercare un altro muratore meno devoto.
Fino ai primi anni del 1950 sul pavimento erano visibili le tombe : prima quelle dei bambini ,“gli angeli”,poi quelle dei giovani e quelle degli adulti, su un lato quelli di sesso maschile e sull’altro quelle di sesso femminile.
La porta era sul lato a sud-ovest e all’esterno davanti alla porta c’era la botola della fossa comune (l’ossaia) le dimensioni della chiesa erano piuttosto contenute larga 3/4 metri lunga di 7/8 La posizione panoramica consente di spaziare con lo sguardo da Città di Castello al monte Subasio, davanti, la vetta di monte Nerone, si staglia all’orizzonte.
Poco più in alto a circa , circa 50 metri verso sud ovest ben conservate, sono visibili le mura del terrapieno sul quale sorgeva quella che probabilmente era la canonica, anche se viene ricordata come la Casa del Sacrestano.
Negli anni ’60 del secolo scorso in quella zona pascolavano i maiali dell’Azienda e in un paio di occasioni gli animali rumando sul pavimento della chiesa finirono per sfondarlo, cadendo dentro le tombe sottostanti. Considerato l’impegno necessario per estrarre da una tomba un maiale adulto si decise di risolvere il problema facendo intervenire una ruspa che spianasse il terreno eliminando completamente i resti della chiesa.
In quegli anni, circolavano voci su apparizioni notturne di spiriti, luci, fantasmi e anime in processione che dalla chiesa del Colle sarebbero tornati nella vecchia chiesa di Sant’Andrea a cercare la salvezza. In realtà erano voci fatte filtrare ad arte da un cacciatore che lì, era solito fare in la posta notturna alla lepre ,ed essendo questo illegale, voleva tenere testimoni scomodi, lontani dalla zona.
La stradina che porta alla chiesa, nei tempi passati proseguiva fino all’eremo di Monte Corona e per un tratto è ancora visibile.

Coordinate 43°16’24.8” N 12°21’8” E

Fonti:
Racconto orale: Prof. Fernando Palombi
Informazioni orali: Mons. Renzo Piccioni Pignani

P.S. Si dice che la chiesa fosse sede di una parrocchia e la sua costruzione risalirebbe al 1300/1400. Il mio intento è di conservarne la memoria, gli storici, se vorranno, potranno approfondire la ricerca.




AGGIORNAMENTO: Grazie al lavoro di Sergio Magrini Alunno pensiamo di aver individuato nella ricerca di archivio della dottoressa Giovanna Benni la conferma dell’origine trecentesca della chiesa di S. Andrea; con il testo del prof. Bruno Porrozzi troviamo confermata la posizione dei resti ritrovati presso il toponimo "San Antonio"

1) da Giovanna Benni "Incastellamento e signorie rurali nell’Alta valle del Tevere tra Alto e Basso Medioevo. Il territorio di Umbertide (Perugia, Italia)” NOTEBOOKS ON MEDIEVAL TOPOGRAPHY (Documentary and field research), Edited by Stefano Del Lungo No 7, BAR International Series , 2006; pp. 119

"Dell’insediamento castrense di Sportacciano facevano parte due enti religiosi: la chiesa di Sant’Andrea e quella di San Giovanni del Farneto, considerata dagli storici locali come chiesa extra moenia. Seppure la seconda risultava già allibrata nel XIV secolo, entrambe erano iscritte separatamente nell’elenco che annoverava le chiese sottoposte all’Abbazia di San Salvatore di Monte Acuto nel 1495.

Informazioni più precise sui due enti si possono evincere dai valori delle stime catastali: «Nel Liber beneficiorum [...], questa chiesa di S. Andrea, dipendente dal monastero di S. Salvatore di Monte Acuto, appare per 25 libre. Nel catasto del 1361 [...], S. Andrea de castro Sportaciani è iscritta per 5 libre». «Nell’estimo del 1444 la chiesa di S. Andrea è presente per 6 libre; in quello del 1493 per 10 libre [...]. Nel catasto del 1489 [...] questa chiesa, detta de castro Sportaciani, è allibrata per 42 libre e risulta proprietaria di 25 pezzi di terra», dimostrando così la consistenza dei possessi fondiari. Inoltre, l’autore ("Grohmann" n.d.r.) spiega che «nel Liber beneficiorum [...], la chiesa di S. Giovanni de Farneto, dipendente dal monastero di S. Salvatore di Monte Acuto, è iscritta per 22 libre. Belforti-Mariotti [...] pone questa chiesa nel castello di Sportacciano. Nel catasto del 1489 [...], la chiesa di S. Giovanni de Sportaciano è allibrata per 25 libre. In tale documento l’ente risulta proprietario di 6 pezzi di terra, stimati 135 libre di denari»”

2) Da Bruno Porrozzi "Umbertide e il suo Territorio. storia ed Immagini, Pro Loco Umbertide, editrici Cartolibreria 10+10, Umbertide. 1983; p. 258

"In prossimità di questo maniero (Sportacciano n.d.r.) verso Ovest, al vocabolo S. Antonio, esisteva la Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea, che fin dal XIV secolo apparteneva all'Abbazia di San Salvatore di Monte Acuto, unitamente alla vicina Chiesa di San Giovanni del Farneto. La Chiesa di Sant'Andrea fu completamente demolita nel 1950, allo scopo di recuperare le pietre conciate per costruire un serbatoio per l'acqua e stalle per i suini”

La chiesa scomparsa

Resti della chiesa perduta di S. Andrea - foto di Sergio Magrini Alunno

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Resti della chiesa perduta di S. Andrea - foto di Sergio Magrini Alunno

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Resti del muro di sostegno del terrapieno della “casa del sacrestano” presso la chiesa perduta di S. Andrea - foto di Sergio Magrini Alunno

Posizione dei resti della Chiesa di S. Andrea - immagine da "Maps" di Apple

Posizione dei resti della Chiesa di S. Andrea - immagine da "Maps" di Apple

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Antica strada a fianco della chiesa di S. Andrea che portava all’Eremo di Montecorona - foto di Sergio Magrini Alunno

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