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Umbertide

storia e memoria

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Beppe Cecchetti

Una vita per la fotografia

A cura di Fabio Mariotti

Una vita per la fotografia

A cura di Fabio Mariotti




Beppe Cecchetti era nato ad Umbertide nel 1927 in via Soli, a fianco della chiesa di Santa Croce. Ha condiviso i giochi dell’infanzia – nelle alte e buie soffitte del Corso – con un altro bambino di Umbertide diventato anche lui noto e apprezzato, ricoprendo l’importante ruolo di Vescovo nella Diocesi eugubina.






Come molti altri ragazzi della sua generazione andò a cercare lavoro lontano. Emigrato a Parigi, dove visse dal 1958 al 1975 lavorando per l’editore e produttore cinematografico marchigiano Cino del Duca e facendo inizialmente la gavetta nella programmazione televisiva scoprì, quasi per caso, la fotografia come sua vocazione professionale.

Infatti, dopo un breve periodo trascorso come attore e fotografo di fotoromanzi, è diventato giornalista fotoreporter professionista, curando numerosi periodici dell’editore Del Duca e diventando uno dei fotografi più apprezzati di Parigi.





Un impegno che lo assorbì in pieno perché, oltre al lavoro abituale di immortalare nei suoi scatti grandi attori, cantanti, artisti, politici ed imprenditori famosi, Beppe registrava tutto ciò che gli accadeva intorno nell’affascinante e tumultuoso mondo della Parigi del tempo. E se con la sua inseparabile e storica Pentax passo a vite, rigorosamente senza esposimetro, testimoniò le prime contestazioni studentesche del “Maggio parigino” e fissò le immagini dei fatti di cronaca e pubblici, delle modificazioni dei costumi negli anni ‘60 e ‘70 e della trasformazione urbanistica di perigi, immortalò anche tante figure ricche di umanità che vivevano nascoste dietro le opulenti facciate dei boulevard e sotto i ponti della Senna, nelle botteghe e nei bistrot, riuscendo a trasmettercie emozioni molto forti. Il valore di queste foto, riportando le parole del grande scrittore “Georges Perec”, risiede in gran parte nell’attenzione che prestano a “quello che succede ogni giorno e che si ripete ogni giorno, il banale, il quotidiano, l’evidente, il comune, l’ordinario, l’infra-ordinario, il rumore di fondo, l’abituale…”. Quando Cecchetti fotografa la vita di ogni giorno ai mercati generali, purtroppo demoliti per far posto ad un brutto centro commerciale, egli ci informa su come vivono i parigini, sul loro modo di vestire, sulle loro abitudini alimentari.




In quel periodo le sue foto sono apparse su “Télé France”, “Télé Dernière”, “Tèlé Poche”, “Modès de Paris”, “Ciné Rivelation”, “Paris Jour” e sulle più diffuse testate francesi, fra cui “Le Figaro”, ” Le Parisien Liberé”, “Magazine Littéraire”. Collaborò inoltre gratuitamente con “L’Eco d’Italia”, giornale degli italiani all’Estero, e numerose sue foto sono state pubblicate anche su giornali e periodici italiani, quali “Historia”, “Gente”, “Gioia” e “Urbanistica”, la rivista dell’Istituto Nazionale di Urbanistica diretta da Giovanni Astengo.









Nel 1975, dopo il lungo soggiorno in Francia, Beppe Cecchetti era rientrato nella sua città natale dove aveva aperto un atelier fotografico con galleria d’arte molto apprezzato, continuando ad esercitare la professione di fotografo. Nella confusione e nella polvere dello studio di Largo Vibi, requisito quasi esistenziale per ogni fotografo che si rispetti, l’unica cosa in ordine era l’archivio dei negativi, ognuno col suo provino a contatto: spuntavano veri e propri pezzi di storia di Parigi vista nel suo continuo cambiamento.





Sempre appassionato dell’obiettivo, ha ritratto la sua città e il suo territorio con molteplici e suggestive immagini, con le quali ha arricchito varie pubblicazioni, tra cui edizioni di pregio del Comune di Umbertide. Ha collaborato attivamente e gratuitamente con i suoi amici Amedeo Massetti, Adriano Bottaccioli e Fabio Mariotti, alla redazione di “Umbertide Cronache” e alla redazione del “Calendario di Umbertide” per le cui edizioni ha spesso realizzato foto di grande valore artistico e ha dato il suo prezioso contributo fotografico ai libri sulla storia di Umbertide di Renato Codovini e Roberto Sciurpa, editi dal Comune di Umbertide.





Esposizioni personali

- Parigi, affettuosamente... diario per immagini di una città che cambia, Beppe Cecchetti           Rocca di Umbertide, Centro per l’Arte Contemporanea, 17 maggio – 18 giugno 2003 (in catalogo testo di Diego Zurli)

- Successivamente a Merano, Sala Civica Comunale, 15 – 26 maggio 2005.

- PARIGI follemente, Beppe CECCHETTI fotoreporter                                        Rocca di Umbertide, Centro per l’Arte Contemporanea, 28 agosto – 3 ottobre 2010 Testo critico: Rita Olivieri Contributi in catalogo: Benedetta Bellini, Gianni Codovini, Roberto Sciurpa, Mario Tosti.


Esposizioni collettive

- Images des femmes, “Le donne sono belle da respirare”, Città di Castello, Galleria delle Arti di Luigi Amadei, 15 giugno - 15 luglio 2009.


Per il testo ci siamo rifatti alle note biografiche dei cataloghi, all’introduzione di Diego Zurli nel Catalogo della mostra del 2003 e a ricordi personali.

Le foto sono tratte dai cataloghi, dall’Archivio fotografico del Comune di Umbertide e da quello personale di Fabio Mariotti

29/03/25

Beppe Cecchetti
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