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Bruno Porrozzi

Il Prof. Bruno Porrozzi

Il Prof. Bruno Porrozzi

E’ morto il 6 settembre il professor Bruno Porrozzi, figura nota e stimata soprattutto per la sua attività di insegnante e di cultore della storia locale. Nato ad Umbertide (Monte Corona) il 9 giugno del 1929, conseguito il diploma magistrale, si arruolò come ufficiale nell'8° Reggimento bersaglieri di Pordenone nel quale raggiunse il grado di Maggiore (dopo il congedo e un successivo richiamo, otterrà quello di Tenente colonnello). Laureatosi in Lettere all'Università di Urbino, fu insegnante nella scuola media "Mavarelli" di Umbertide dal 1963 al 1993. Tutti gli ex allievi ne ricordano la passione, la serietà, la pacatezza, la cordialità.




Nel 1964 fu tra i ricostitutori della Pro Loco di cui è stato, fino a pochi anni fa, presidente. Memorabili le iniziative da lui ideate ed intraprese negli anni Sessanta e Settanta, che portarono i festeggiamenti della ricorrenza patronale della Natività di Maria (Settembre Umbertidese) all'attenzione di un vasto pubblico regionale (tutti ricordano con nostalgia la "gimkana della ranocchia", la rievocazione storica della liberazione di Braccio dalla Rocca, il Torneo dei Rioni, la tombola in piazza).






Nel 1966, sotto la direzione del maestro Pietro Franceschini, fu il promotore della ricostituzione della banda musicale cittadina, di cui fu attivissimo presidente.

La passione per la storia di Umbertide della quale è stato profondo studioso, lo portò a pubblicare varie opere, tra cui "I nostri castelli", "Umbertide nelle immagini dal '500 ai giorni nostri", "Umbertide e il suo territorio", "Statuti della Fratta dei figliuoli di Uberto del 1521", "L'uomo nella toponomastica", "La scuola media dal 1860 ad oggi", "Statuti ed ordini della Fraternita di S. Croce", "Umbertide - origine ed aspetti dei servizi sanitari" e tanti altri interessanti volumi che hanno dato un contributo essenziale alla conoscenza della nostra cittadina e al rafforzamento della nostra identità culturale. Aveva da poco pubblicato anche un vocabolario essenziale dei termini dialettali umbertidesi, dal titolo "Me ne sgulìno".







Fino agli anni Settanta, è stato corrispondente da Umbertide de "Il Messaggero".

Dotato di passione civica ed equilibrio, il professor Porrozzi ha ricoperto per molti anni l'incarico di giudice conciliatore e, fino a pochi anni fa, quello di difensore civico.

Il sindaco Giampiero Giulietti, che ha partecipato alla cerimonia funebre nella chiesa di San Francesco gremita, ne ha ricordato commosso la figura: "Una persona garbata, che univa alla passione per l'insegnamento, svolto sempre con capacità e dedizione, l'amore per la ricerca storica locale e l'impegno civile nella sua città".

Aperto e gioviale, Bruno Porrozzi parlava sempre con piacere del mondo della scuola e della sua antica passione per i bersaglieri, nei cui ranghi aveva conquistato anche importanti riconoscimenti sportivi.

Se n'è andato proprio alla vigilia della festa dell'8 Settembre, alla quale, per tanti anni, aveva dedicato energia ed entusiasmo. Lascia la moglie Maria Andreani, insegnante, le figlie Stella e Laura, entrambi medico e l'adorato nipotino Tommaso. A loro la commossa partecipazione della nostra redazione.


Dal periodico “Umbertide Cronache n.3 – 2008”




LA PRO LOCO RICOSTITUISCE LA BANDA CITTADINA


Dal 1956 non si sentivano più le note della banda cittadina. Gli umbertidesi ne avvertivano la mancanza, specialmente durante le cerimonie civili, le processioni e soprattutto nel periodo della festa dell’8 settembre. …. La Pro Loco, costituitasi ufficiosamente nel 1964 e presieduta dal professor Bruno Porrozzi, aveva già cominciato a riorganizzare le manifestazioni per la festa patronale della Madonna della Reggia, tra cui la tradizionale grande “Tombola in piazza” che gremiva di gente ogni angolo del centro.



L’ “Associazione Pro Loco Umbertidese” (denominazione che si darà e con la quale sarà sempre poi chiamata) nascerà ufficialmente l’anno dopo, con atto notarile del 17 ottobre 1965. .… Il 28 novembre, durante la prima assemblea generale dei soci, venne eletto il consiglio direttivo (Presidente Bruno Porrozzi, consiglieri Bruto Boldrini, Luigi Carlini, Serafino Pucci, Giuseppe Nuti, Renato Rubolini, Enzo Casciarri, Giancarlo Bruni, Elpidio Finistauri, Norberto Conti. Il sindaco Umberto Cavalaglio ne era membro di diritto, secondo lo statuto).

Tra i primi obiettivi del programma, ci fu subito quello della ricostruzione della banda cittadina. L’Associazione, infatti, interpretando i desideri della popolazione, cercava di rendere più ricchi i festeggiamenti del settembre e sentiva il bisogno di un complesso bandistico locale, profondamente radicato nella tradizione umbertidese. Certamente si trattava di un’impresa ardua. .… Ma la nostalgia per la banda, come momento gioioso di aggregazione ed occasione di arricchimento per il tessuto sociale, evidenziata da parte della comunità, convinse un manipolo di coraggiosi a tentare l’impresa, ben sapendo quanto la strada fosse in salita. Il 29 dicembre 1965 la Pro Loco convocò un’assemblea per verificare la possibilità di ricostituire il corpo musicale. …… Intervennero trentadue ex musicanti. Al termine venne costituito un comitato, presieduto dal professor Bruno Porrozzi, che avrebbe dovuto concretizzare le indicazioni emerse nella riunione. .… E così il 10 marzo Porrozzi contattò il maestro Pietro Franceschini, noto musicista umbertidese, al quale era legato da lunga amicizia, per affidargli la formazione del complesso bandistico e la scuola degli allievi. .… Il maestro accettò ed il 15 marzo 1966, alle ore 16.30, iniziò il suo lavoro.


Dal libro di Amedeo Massetti “Due secoli in marcia – Umbertide e la banda” – Il testo completo del capitolo “ La Pro Loco ricostituisce la banda” a pag. 343.





INTITOLATA AL PROF. PORROZZI LA BIBLIOTECA DELLA SCUOLA MEDIA MAVARELLI-PASCOLI


Dal 1 marzo la biblioteca della scuola media Mavarelli-Pascoli porta il nome del prof. Bruno Porrozzi. E’ a lui, indimenticato insegnante di lettere, appassionato di storia locale e autore di numerosi libri, che la dirigente scolastica Paola Avorio e l’intero Istituto comprensivo Umbertide – Montone – Pietralunga hanno infatti voluto intitolare la biblioteca scolastica.




La cerimonia di intitolazione si è svolta alla presenza della dirigente Avorio, del sindaco di Umbertide Luca Carizia, delle figlie del professore, Stella e Laura Porrozzi, in rappresentanza della famiglia, ma anche di dirigenti ed ex dirigenti, docenti e professori in pensione che hanno avuto l’onore di conoscerlo. Dopo lo scoprimento della targa che riporta il nome di Bruno Porrozzi, poi è stata la volta degli interventi delle autorità e dei familiari.

“La nostra non è una biblioteca chiusa bensì uno spazio aperto tutto il giorno, a volte anche di pomeriggio – ha detto la dirigente scolastica Paola Avorio – Nel riordinare questo spazio ci siamo resi conto di quanta storia inespressa e sconosciuta avevamo e abbiamo deciso di allestire un’ampia sezione dedicata alla storia locale. Sappiamo cosa ha fatto il prof. Porrozzi per questa scuola e per Umbertide, questo era il suo ambiente e il suo mondo e non potevamo che dedicare a lui la nostra biblioteca”.

“Sentivamo il bisogno di rendere omaggio ad alcuni umbertidesi illustri e così come abbiamo intitolato il Palazzetto dello Sport a Marco Staccini, la professoressa Paola Avorio ha avuto l’idea di dedicare questa biblioteca a Porrozzi, ha aggiunto il sindaco Carizia. Credo che Umbertide con questa intitolazione abbia fatto un passo significativo. Bruno Porrozzi, che ho avuto l’onore di avere come professore e che ho visto sempre sorridente e appassionato, è uno di coloro che hanno fatto tanto per Umbertide e che ci hanno fatto crescere, come persone e come comunità”.

La parola è poi passata alle figlie del prof. Porrozzi, Laura e Stella, che, con occhi pieni d’amore per quel padre che è stato prima di tutto un modello e un maestro di vita, hanno raccontato aneddoti divertenti e a tratti commoventi del loro papà. “Papà aveva due valori: la scuola e il suo paese, ha raccontato Stella Porrozzi. Era appassionato dell’insegnamento, ci diceva sempre che i docenti dovevano insegnare bene ai giovani perché i giovani erano il futuro. Amava profondamente Umbertide e la sua storia, non voleva che le sue radici andassero perdute, studiava per conoscere ma soprattutto per tramandare agli altri ciò che scopriva”. Ed ancora le figlie hanno raccontato l’amore per lo sport di Porrozzi, che è stato anche un velocista, il suo essere bersagliere, il suo ruolo da mediatore nelle vesti di giudice conciliatore e difensore civico, la sua sconfinata passione per i libri che comperava di nascosto dalla moglie, una passione così grande che lo ha accompagnato fino alla fine dei suoi giorni tanto da voler spiegare i Promessi sposi anche alla badante.

“Ci ha insegnato la bramosia di conoscere, ha raccontato Laura Porrozzi. Oggi per fare ricerche si va su internet, ma mio padre è stato internet prima ancora che nascesse internet, perché usciva e andava in giro per cercare, per scoprire. Io e mia sorella Stella siamo state fortunate perché abbiamo avuto il miglior papà del mondo”.


Dal sito: notiziadiretta.it – 1 marzo 2024





10/3/24

Bruno Porrozzi
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