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Don Gerardo Balbi

Sacerdote, musicista e Vicario di zona

Sacerdote, musicista e Vicario di zona

Fabrizio Ciocchetti, sulle pagine di Informazione Locale, ha ricordato commosso Don Gerardo che fu per lui amico, fratello e confessore.



Il poliedrico "uomo di Dio" è tornato alla casa del padre, lasciando Umbertide nel pianto dopo essere stato docente, sacerdote e Vicario della Zona Pastorale di Umbertide per molti anni. Il confessore a cui tutti ricorrevano nei momenti di crisi.

Quello che scrivo è un articolo molto difficile per me: la morte di Don Gerardo Balbi. Era un amico, un fratello maggiore, un confessore, un uomo saggio e buono da cui trarre sempre il consiglio giusto prima di una scelta importante. Un sacerdote sempre disposto ad ascoltarti e a guidarti. Mi aveva confidato poco tempo fa di avere un male difficile da curare, ma, nonostante avesse solo un filo di voce e fosse molto calato nel peso, continuava la sua attività confessando fino a otto persone al giorno a casa, dove continuava a dire messa, da solo o insieme a pochi amici che erano con lui. Un giorno, alla fine di una celebrazione, prese il microfono, lasciando tutti di stucco e disse che doveva affrontare una dura prova, in cui chiedeva l'aiuto di tutti con la preghiera e che per qualche tempo non lo avremmo rivisto in chiesa. Poi, in un gelido ma assolato mercoledi della seconda settimana di gennaio 2023, la notizia che tutti gli umbertidesi non avrebbero mai voluto ascoltare e sapere: quella della sua scomparsa (come è apparso evidente anche dalla tanta gente che ha partecipato ai suoi funerali nella chiesa di Cristo Risorto). Tutta la città infatti ha pianto per la scomparsa del "Musicista di Dio". E' morto a 79 anni Don Gerardo Balbi, sacerdote non vedente dalla nascita e musicista di fama internazionale.



Nato nel 1943 a Umbertide, Don Gerardo si era avvicinato alla musica sin da bambino quando i suoi genitori gli regalarono una piccola fisarmonica. Studiò presso l'Istituto Serafico di Assisi sotto l'impulso dei padri Rogazionisti, per poi diplomarsi presso il liceo classico "Properzio". Totale fu la sua dedizione alla musica tanto da ottenere il diploma prima in pianoforte al Conservatorio di Perugia e in composizione polifonica presso il Conservatorio di Pesaro. Arrivano poi gli anni dell'insegnamento in educazione musicale nelle scuole medie del territorio. Anche da insegnante faceva presagire quello che sarebbe divenuto poi, ovvero un uomo che sa ascoltare e dare risposte alle problematiche degli alunni. All'attività di docente, Don Balbi ha sempre affiancato una prestigiosa attività concertistica, culminata con una tournee da solista in Giappone nel 1981. Arriva quindi la vocazione e il 28 giugno 1997 viene ordinato sacerdote dall'allora vescovo di Gubbio, monsignor Pietro Bottaccioli. "Svolgendo i miei incarichi in parrocchia - aveva raccontato al settimanale La Voce nel 2016 -, prima al fianco del compianto don Antonio Fanucci, parroco della Collegiata in Umbertide, poi con mons. Pietro Bottaccioli, allora don Pietro, successivamente con don Luigi Lupini a Cristo Risorto, veniva maturando una chiamata che inizialmente cercavo di respingere, ma che via via si faceva sempre più netta e dirompente, fino a vincere le mie resistenze, le mie paure, le mie preoccupazioni".



Don Gerardo viene poi nominato Vicario della parrocchia di Cristo Risorto, incarico che ha mantenuto fino alla sua scomparsa, facendosi amare ed apprezzare da tutti coloro che si avvicinavano a lui Una missione pastorale la sua caratterizzata dalla vicinanza verso i giovani e le nuove famiglie, tanto da essere il responsabile dei corsi di preparazione al matrimonio delle giovani coppie svolgendo sempre con naturalezza il suo compito sacerdota1e attraverso strumenti per la lettura della scrittura braille. Nel 2006 venne nominato parroco di Camporeggiano, incarico che manterrà per circa dieci anni. Oltre ai ruoli parrocchiali, Don Baldi è stato anche vicario della Zona Pastorale di Umbertide, un ruolo importante che aveva bisogno di mani esperte e che costituisce un raccordo per tutti i sacerdoti della zona nel programmare, predicare, animare e dirigere la Chiesa Locale.

Inoltre ha rivestito il ruolo di presidente di Radio RCC-InBlu, in cui sapeva portare sempre la sua parola di calma e serenità nell’affrontare le situazioni più difficili. Nel corso dei suoi anni di sacerdote Don Gerardo non ha mai abbandonato la sua passione per 1a musica mostrando sempre la sua innata poliedricità nel suonare il pianoforte e il grande organo a canne ospitato all’interno della chiesa di Cristo Risorto. Maestria che lo ha visto anche esibirsi in Vaticano in occasione del Grande Giubileo del 2000 in occasione di un incontro internazionale sulle malattie della vista e pochi giorni dopo concelebrò la Messa nella Basilica di San Pietro a fianco di San Giovanni Paolo II. Recentemente a Don Gerardo era stato anche conferito il prestigioso premio "Angelo Ferro" da parte della fondazione “Lucia Goderzo” di Venezia con la seguente motivazione: "A chi ha dedicato gran parte della sua vita all'insegnamento e alla carriera concertistica”.




I funerali di Don Gerardo si sono svolti a Cristo Risorto. II rito funebre, con tutti gli onori dovuti all'eminente sacerdote sono stati officiati dal Vescovo di Gubbio, monsignor Luciano Paolucci Bedini, che considerava don Gerardo il sua braccio destro qui alla Fratta fin dal suo arrivo (insieme a tanti sacerdoti che lo conoscevano e stimavano). "Pur essendo privo della vista dalla nascita - scriveva ancora don Gerardo su La Voce, - ho sempre lodato Dio, senza mai chiedere la grazia di vedere, senza mai rimpiangere ciò che la gente pensava mi mancasse ma di cui non ho mai sentito una vera mancanza. Dio sa sempre riempire certe carenze e, se a volte sembra che ti tolga qualcosa, in realtà supplisce con altri doni a ciò che ti manca. Nella mia vita, ricca di tante attività, ho sempre cercato di privilegiare i rapporti umani che ritengo debbano essere lo stimolo di ogni persona. Ho accolto con gratitudine i numerosi doni di Dio in tutto ciò che la sua bontà mi ha permesso di fare. La scuola, il contatto con i giovani, con le famiglie, con le parrocchie dove ho profuso sempre e con gioia impegno e collaborazione- hanno costituito la gioia di vivere e di donare".

Queste le più belle parole per descrivere la cifra dell'uomo e del sacerdote, il cui ricordo rimarrà sempre indelebile nei nostri cuori "Vita mutatur, non tollitur" (la vita si trasforma, ma non finisce) e Don Gerardo potrà essere sempre vicino, ma in un'altra maniera, a chi gli voleva bene e a lui ricorreva.



16/10/24

Don Gerardo Balbi
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