storia e memoria
Elio Pannacci
Di Claudio Castraberte con la collaborazione di Fabio Mariotti
Di Claudio Castraberte con la collaborazione di Fabio Mariotti
Era nato ad Umbertide il 15 Gennaio 1934.
Fin da giovane aveva manifestato la passione per la scuola, frequentando la scuola dell'obbligo, e la lettura e la sua dedizione per lo studio erano un banco di prova che non aveva bisogno di essere stimolato o seguito, ma era lui a seguire attentamente tutto quello che lo circondava.
Ben presto con il passare degli anni era subentrata anche la passione per il calcio, ma più forte era la sua dedizione alla comunicazione con i ragazzi, per questo intraprese la carriera scolastica frequentando l'istituto Magistrale di Perugia per diventare maestro elementare. La sua approfondita serietà e dedizione allo studio lo portò al raggiungimento del diploma da maestro all'età di 18 anni, partecipando subito ai concorsi scolastici; vista la sua padronanza e bravura, al suo primo concorso nel 1955 passò subito di “ruolo”.
In quel periodo l'assegnazione delle cattedre era subordinata ai posti vacanti nelle scuole ricadenti nei comuni del comprensorio regionale.


Nel 1955/56 la prima nomina nel comune di Pietralunga, nella scuola “Camponovo”, località in collina prima del paese di Pietralunga. Oggi la casa colonica è stata ampliata e ristrutturata, però il locale adibito ad aula scolastica, con la stufa a legna per il riscaldamento durante l'inverno (che veniva acceso dalla famiglia che l'abitava) è al piano terra in corrispondenza della prima porta grande marrrone.
Proseguendo ancora per vari anni, dal 1956 al 1959, nella scuola di “San Biagio” e nel 1959/60 nella scuola di “Campaola”.

Allora erano tempi difficili e pur di centrare l'obbiettivo e la voglia di realizzare il proprio stile di vita, Elio raggiungeva la scuola con la sua grossa motocicletta “Gilera” in quanto c'era un unico pullman che raggiungeva Pietralunga una volta a settimana, pertanto era indispensabile avere un proprio mezzo, che in estate era meno difficoltoso visto il bel tempo, mentre durante i mesi invernali causa la neve, il gelo e la pioggia, a volte diventava un'impresa raggiungere la scuola; in più la motocicletta era senza parabrezza, quindi si sentiva ancora più freddo. Per fortuna durante il percorso c'erano i boscaioli che lungo la strada accendevano il fuoco, pertanto Elio si fermava per riscaldarsi e poi ripartiva.
Quando pioveva arrivava quasi tutto bagnato, per questo lasciava nell’aula degli indumenti asciutti per cambiarsi, pur di adempiere nel miglior modo al suo dovere di insegnante.

Nel periodo dell'annata scolastica 1958/59 Elio insegnava alla scuola di San Biagio e una sua amica d'infanzia Imperia Guardabassi al suo rientro dalla Sardegna ad Umbertide, anche lei insegnante, ebbe l'incarico alla scuola di Moravola, nel Comune di Pietralunga. Non avendo un mezzo proprio, per non perdere il posto, vista l'amicizia si aggregò con Elio che faceva la stessa percorrenza. La lascia sulla strada ai Tre Ponti, da cui scendeva fino alla casa colonica del contadino e attraverso un sentiero all'interno del bosco raggiungeva Moravola, tre case coloniche e su una di queste c'era un locale adibito ad aula con un camino per il riscaldamento, dove si raggruppavano i pochi alunni di tutte le classi. Era catalogata "Scuola Sussidiaria" e l'insegnante riceveva un compenso annuo di lire 80.000.
Visto il disagio per la lunga percorrenza (circa 45 minuti) al ritorno Elio annunciava il suo arrivo molto prima, con suonate del clacson della motocicletta, in modo da rassicurarla fino all'arrivo ai Tre Ponti. Questo per tutto il periodo scolastico che però per le scuole Sussidiarie terminava i primi di Maggio.


II sogno di Elio era di rientrare ad Umbertide e appena ebbe la possibilità nell'estate del 1960 gli arrivò la nomina per insegnare nella sua cittadina, infatti dal 1960 al 1962 ebbe la cattedra nella scuola di “Migianella” poi per la sua dedizione, l’attaccamento ai problemi del paese e la sua grande competenza dal 1962 al 1964 ricoprì la carica di responsabile del “Patronato Scolastico”, poi ritornò all'insegnamento dal 1964 al 1968 nella scuola di “Pian d'Assino” e dal 1968 al 1974 ritornò a ricoprire la carica di responsabile del “Patronato Scolastico” e divenne anche assistente alle attività parascolastiche.
La sua dedizione era l'insegnamento, era quel qualcosa in più che aveva “Elio”, infatti nel 1974 ebbe la nomina alla scuola “Di Vittorio”, scuola importante all'interno del paese dove ha concretizzato il suo sogno mettendo a disposizione tutta la sua esperienza di insegnante e di uomo.
In quegli anni, ad ogni insegnante il Direttore Didattico a fine annata scolastica esprimeva un giudizio sull’operato, giudizio ai fine di avanzamento di carriera ed economico. La valutazione di Elio era sempre ottima per la sua dedizione, la lodevole attività di studio e la conseguente preparazione e per la sua viva intelligenza. La frase ricorrente era: “Maestro serio, intelligente, studioso e diligente”.


Elio era una persona di rilievo, con una forte dedizione alla comunicazione con i ragazzi, un maestro sia nell’ambito scolastico che sportivo. Il calcio una passione fin da giovane come giocatore, poi come allenatore.
Per questo Pannacci, oltre a svolgere bene la sua attività di educatore dei giovani, è stato negli anni ‘70 e ‘80 un tecnico di successo, allenando anche la squadra della S.S.Tiberis che allora contava nelle sue file, tra gli altri, Maurizio Rosi, diventato successivamente Sindaco di Umbertide.

II calcio gli ha regalato molte soddisfazioni e all'interno del paese era una persona di rilievo e stimata, aperta e concreta nella sua esposizione, forse anche un po' intransigente, ma fondamentalmente molto umana e comprensiva.

Nella stagione 1979/80, insieme ad Aldo Brugnoni e Franco Caldari, acconsentì al mio arrivo alla S.S.Tiberis; con lui ben presto si instaurò un rapporto serio sia come giocatore che nella vita, in particolare era abbastanza critico e deciso nelle sue valutazioni però alla fine di ogni dialogo aveva una grande umanità di esposizione.
Lui voleva un terzino che difendeva e si proponeva sulla fascia, però doveva rispecchiare lo stile che lui aveva in mente; inizialmente abbiamo avuto qualche scambio di idee un po' diverse, però cercavo sempre di interpretare il suo pensiero, tanto che ben presto ho dimostrato di saper fare il mio ruolo di fluidificante a tutto campo, tanto è vero che infatti ad ogni fine gara mi guardava sorpreso e mi diceva: “ma quanto corri…” - questa è la mia caratteristica - “continua cosi”.
Nella S.S.Tiberis ha ricoperto il posto di allenatore dal 1969 al 1976, poi dal 1979 al 1981 cercando di mettere in campo tutta la sua preparazione sportiva e la propria passione, apprezzata da tutte le persone che lo hanno sostenuto, vincendo anche un campionato (1971/72), comunque era un vero maestro in tutto.
Claudio Castraberte

Elio Pannacci, oltre ad essere stato un ottimo educatore di intere generazioni di ragazzini umbertidesi e un apprezzato allenatore di calcio a livello regionale come ben descritto da Claudio Castraberte, è stato anche un ottimo giornalista delle cronache locali. Per anni, dalle colonne del quotidiano “La Nazione”, ha raccontato le vicende della nostra città con serietà e precisione senza però far mancare mai il suo spirito critico commentando le alterne vicende politiche locali.



E’ stato anche corrispondente della prima televisione locale che ha operato nel nostro territorio, “Tevere TV”. Al riguardo ho un ricordo personale, al quale tengo molto, e che purtroppo non posso più condividere con il collega ed amico Amedeo Massetti che ci ha lasciati qualche anno fa.
Mi riferisco all’intervista che Elio ci fece all’inizio del 1993, presso il nostro ufficio in Comune, poco dopo la pubblicazione della storica prima edizione del Calendario almanacco di Umbertide 1992. In quella occasione purtroppo non fu presente Adriano Bottaccioli, ideatore e massimo realizzatore del Calendario di Umbertide, ancora impegnato con il lavoro nella zona di Roma. Dopo il successo di quel primo numero, il Calendario continuò ad uscire nella versione originale per altri 24 anni, sempre molto apprezzato .
Fabio Mariotti
Dal I volume di “Società Sportiva Tiberis – Un secolo di calcio – 1914 / 2014” di Claudio Castraberte, Aprile 2023
La maggior parte delle foto è tratta dal libro
19/01/25
